A decorrere dal 01 gennaio 2025 (Art. 43 del nuovo Codice Appalti) le Stazioni Appaltanti e gli Enti Concedenti adotteranno metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni. La locuzione “metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni” fa evidentemente riferimento alla metodologia BIM: in maniera assolutamente più sintetica, esplicativa e concreta viene introdotto l’obbligo BIM negli appalti, in linea con le norme internazionali.
Grazie alla sua capacità di integrare dati ed informazioni provenienti da diverse discipline, il BIM favorisce la collaborazione tra i vari attori coinvolti nel processo edilizio, riducendo i rischi di errori e conflitti progettuali.
Inoltre, il BIM permette di simulare ed ottimizzare le fasi di progettazione, costruzione e manutenzione, consentendo di identificare e risolvere potenziali problematiche in anticipo.
L’obbligatorietà di tale metodologia è da valersi per la progettazione e la realizzazione sia delle opere di nuova costruzione e sia per gli interventi su costruzioni esistenti, con stima parametrica del valore del progetto – in entrambe le tipologie di interventi – di importo superiore a 2 milioni di euro ovvero alla soglia dell’art. 14 co. 1 lett. a) in caso di interventi su edifici di cui all’art. 10 co. 1 del D. Lgs. n° 42 del 22/01/2004 (c.d. beni culturali).
IN PRATICA:
- si innalza la soglia di obbligatorietà BIM: da 1 a 2 milioni di €.
- viene introdotta una differenziazione della soglia:
– €. 2.000.000 per opere di nuova costruzione e per interventi su costruzioni esistenti;
– €. 5.538.000 per i beni culturali (prima i beni culturali erano inclusi all’interno della soglia di €. 1 milione, senza distinzione alcuna);
- per fissare la soglia dei 2.000.000 di €. viene introdotto il concetto di stima parametrica, invece prima si parlava di importo a base di gara.
Alla luce di quanto sopra: cosa devono fare le Stazioni Appaltanti?
Da un’attenta analisi dell’allegato I.9 (Metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni) si deducono gli adempimenti necessari a carico delle Stazioni Appaltanti.
In particolare le Stazioni Appaltanti, prima di intraprendere qualsiasi processo BIM per i singoli appalti – indipendentemente dalla fase progettuale e dal relativo valore delle opere – devono necessariamente definire e attuare tutta una serie di procedure, tra le quali: ADOTTARE UN ATTO ORGANIZZATIVO PER LE PROCEDURE DI CONTROLLO E GESTIONE BIM.
Elementi importanti presenti nell’atto organizzativo sono i requisiti per la partecipazione alle gare d’appalto; si potrebbe specificare per esempio che:
- gli operatori economici che intendono partecipare alle gare d’appalto devono essere in possesso delle competenze tecniche e professionali necessarie per l’utilizzo della metodologia BIM;
- i documenti richiesti per la partecipazione alle gare d’appalto devono essere redatti in conformità alle norme tecniche indicate dal Decreto BIM;
- che cosa la Stazione Appaltante mette a disposizione dei partecipanti alle gare d’appalto, specificando magari che:
- la Stazione Appaltante mette a disposizione degli operatori economici partecipanti alle gare d’appalto tutte le informazioni e i dati necessari per l’utilizzo della metodologia BIM;
- la Stazione Appaltante si impegna a garantire la qualità e l’affidabilità delle informazioni contenute nei modelli BIM utilizzati nell’ambito degli appalti pubblici.
L’ESEF-CPT – Organismo Paritetico per la Formazione e la Sicurezza in Edilizia di Frosinone e provincia -, attraverso percorsi formativi specifici ed altamente qualificati, si propone quale Soggetto Formativo in grado di fornire a tutti gli interessati (Imprese di Settore, Professionisti Tecnici, Personale della Pubblica Amministrazione, etc.) gli strumenti idonei, in termini di competenze e capacità operative, anche per adempiere puntualmente ai dettami di cui all’ATTO ORGANIZZATIVO proprio e tipico di ciascuna Stazione Appaltante.
Le attività formative a catalogo possono essere così riassunte:
- Corso sintetico rivolto ai Tecnici della P. A. – durata n° 8 ore
- Corso esteso rivolto ai Tecnici della P.A. – durata n° 40 ore
- Corso rivolto ad Imprese e/o loro Tecnici per la formazione della figura di BIM Specialist – durata n° 60 ore
- Corso Base “Il BIM attraverso Revit Audodesk” rivolto a Professionisti Tecnici – durata n° 121 ore
- Corso Avanzato “Il BIM attraverso Revit Audodesk” rivolto a Professionisti Tecnici, per la preparazione all’esame Revit Professionale – durata n° 222 ore
P.S.: Per i Tecnici intenzionati a Certificarsi secondo la UNI 11.337-7 (BIM Manager) e per le Imprese/Studi o Società di Progettazione che intendono Certificarsi secondo la UNI PdR 74:2019 sono prevedibili ulteriori Corsi di Formazione finalizzati all’ottenimento delle suddette Certificazioni, ovviamente in presenza di personale ACCREDIA o analoghe Società autorizzate.
Al fine di avviare in tempi quanto più brevi possibili i programmi formativi di cui sopra, si chiede gentilmente di prenotare la partecipazione alle attività formative di Vs. interesse, compilando e rinviando la scheda ed il questionario allegati alla presente all’indirizzo di posta elettronica gestione@esefcpt.it entro il prossimo venerdì 13 dicembre 2024. Nel ricordare che per qualsivoglia ulteriore necessità informativa si rendesse necessaria – anche in ordine a quelli che sono i costi (nei casi previsti) di partecipazione alla frequenza dei Corsi di cui ai precedenti Punti da A a E – è possibile contattare l’ESEF-CPT chiamando il numero 0776.813901 oppure inviando formale richiesta in tal senso all’indirizzo di posta elettronica gestione@esefcpt.it.